Centro Documentazione sulla Mafia a Corleone:archivio inutlizzabile

A Corleone nel 2000 avvenne una cosa eccezionale: l'apertura del C.I.D.M.A. ossia Centro di Documentazione sulla Mafie e Movimento Antimafie.

Il centro si trova nella Sicilia occidentale, nota in tutto il mondo per aver dato i natali ad alcuni tra i più pericolosi boss di Cosa Nostra, Corleone sta cercando di affrancarsi dalla pesante ‘etichetta’ di “capitale della mafia” in quanto paese ricco di storia, cultura, tradizioni, risorse naturali ed artistiche.

Il riscatto della cittadina, per quanto difficile, dovrà essere perseguito puntando sulla cultura della legalità.

Il CIDMA propone:

Stanza dei faldoni del MAXI-PROCESSO
“La stanza dei faldoni” custodisce i documenti del Maxi – Processo, che ha segnato una tappa fondamentale nella lotta contro Cosa Nostra.
Donati a Corleone dalla Camera Penale del Tribunale di Palermo per l’inaugurazione del Centro, sono testimonianza del lavoro di magistrati come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che hanno pagato con la vita il loro impegno nella lotta contro la mafia.
Tra i faldoni le dichiarazioni rilasciate dal noto pentito Tommaso Buscetta al giudice Falcone.

Sala “Cataldo Naro”
E’ possibile osservare delle foto di Letizia Battaglia, nota fotografa siciliana, che ha avuto il coraggio di andare sul posto per immortalare tragici omicidi mafiosi: la fotografa è riuscita a cogliere particolari significativi, che rendono i suoi scatti veri e propri documenti del modo di agire della mafia negli anni ’70 - ’80.
Le diverse posizioni dei corpi permettono di ricostruire la strategia comunicativa della mafia.

“Stanza del dolore”
La stanza ospita una mostra permanente di Shobha, figlia di Letizia Battaglia, che ha seguito le orme della madre mettendo in risalto con i suoi scatti lo sgomento, il sentimento di impotenza, la disperazione provati da chi ha perso qualcuno a causa della mafia.
Nella sala sono esposte anche fotografie di Letizia Battaglia che documentano delitti di mafia, colti nella loro drammatica crudezza.
L’accostamento permette di cogliere le relazioni di causa-effetto che intercorrono tra i delitti e le conseguenze che essi producono nella vita delle famiglie colpite e dell’intera comunità.

Sala “Carlo Alberto Dalla Chiesa”
Dedicata al Generale Dalla Chiesa, la sala ospita le foto di alcuni dei principali boss della mafia, cui sono affiancate quelle di alcuni grandi uomini di giustizia, che hanno combattuto con tenacia la criminalità organizzata.

Il percorso inizia nella sala di attesa, dove sono esposte alcune foto di Shobha Battaglia che ritraggono i fasti dell’aristocrazia siciliana, in netto contrasto con le altre immagini di cui si prenderà visione.

A rendere più significativa la visita sarà una guida locale che, con il suo racconto, darà voce alle fotografie.

Il C.I.D.M.A. promuove la costruzione della cultura della legalità anche attraverso progetti destinati alle scuole.


Questa iniziativa ha del fantastico, ma purtroppo ci arriva questa notizia da AntimafiaDuemila:

"Palermo. Si chiama la 'Stanza dei faldoni' e custodisce centinaia di documenti del maxiprocesso donati dalla camera Penale del Tribunale di Palermo.
Peccato che solo un faldone, su intere decine, sia consultabile. L'intero archivio non è ordinato, non esiste un inventario e l'unico volume che il pubblico può sfogliare è quello che raccoglie le dichiarazioni rilasciate dal noto pentito Tommaso Buscetta al giudice Falcone.

Accade a Corleone, al centro internazionale di documentazione sulle mafie e movimento antimafia. «Questi faldoni sono stati donati al Cidma di Corleone nel 2000, per l'inaugurazione della struttura - spiega Massimiliana Fontana, unica referente del centro - ma da 11 anni aspettiamo che si proceda alla digitalizzazione dei documenti. Senza, è impossibile, per chi deve fare una ricerca, trovare dei riferimenti precisi. È come cercare un ago in un pagliaio». All'interno del Centro c'è anche la 'stanza del dolore' con le foto della fotografa Letizia Battaglia e della figlia Shobha, mentre l'incuria non ha risparmiato neanche la sala 'Carlo Alberto Dalla Chiesa', dedicata al generale ucciso a Palermo nel 1982, dove campeggiano le foto di alcuni boss arrestati. «Sono state donate dal giornalista Gery Palazzotto, ma non possiamo neanche prestarle per altre mostre perchè troppo sbiadite». Inaugurato il 12 dicembre del 2000 alla presenza delle massime autorità dello Stato, come l'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, e Pino Arlacchi, allora vice segretario dell'Onu, il Centro negli anni è «diventato oggetto di conflitti politici e di fatto lasciato allo sbando - spiega la custode - gli unici contratti possibili degli addetti sono pagati con i soldi del biglietto (5 euro), ma la maggioranza di persone che vengono a Corleone non ne conosce neanche l'esistenza». Chi invece è qui per una ricerca specifica, torna a mani vuote, e spesso si tratta di increduli stranieri: «come una ragazza di Parigi, arrivata a Corleone per consultare dei documenti sulla mafia utili alla sua tesi di laurea. Dopo aver sfogliato l'unico faldone disponibile su Buscetta - conclude Massimiliana Fontana - si è arresa all'evidenza»."


Vi chiedo di far girare questi articoli affinché questo problema venga reso noto a più persone possibili.

In quel centro sono presenti documenti importantissimi, diamo una mano affinché non rimangano solo dei ricordi.

Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...