Il Parlamento europeo decide di difendere l'immunità parlamentare di Luigi de Magistris (ALDE), citato in giudizio per diffamazione, e di revocare l'immunità dell'europarlamentare francese Bruno Gollnisch (NI) per permettere all'indagine per incitamento all'odio razziale di proseguire. Nel primo caso, la motivazione è che de Magistris, secondo il Parlamento, ha agito "nell'esercizio delle sue funzioni in qualità di deputato alParlamento europeo"
Nel caso di Luigi de Magistris, una denuncia per diffamazione è stata presentata da Clemente Mastella in seguito all'intervista rilasciata dallo stesso de Magistris ad un giornale italiano il 31 ottobre 2009 (l'edizione milanese del quotidiano Epolis). Secondo Mastella, una parte di questa intervista costituisce diffamazione nei suoi confronti.
Seguendo la raccomandazione della commissione per gli affari giuridici votata all'unanimità, la plenaria ha difeso l'immunità (relatore per i due casi d'immunità è Bernhard Rapkay S&D, DE), sostenendo che de Magistris ha agito "nell'esercizio delle sue funzioni in qualità di deputato al Parlamento europeo" e "svolgendo attività politica esprimendo la sua opinione su un tema di pubblico interesse per i suoi elettori". Inoltre, i deputati sottolineano che "in una società democratica, è inaccettabile che attraverso un procedimento giudiziario si cerchi di impedire ai parlamentari di esprimere le proprie opinioni su questioni di legittimo interesse pubblico e di criticare i propri avversari politici".
Diverso l'esito della votazione per il caso di Gollnisch, sotto indagine in seguito a una denuncia contro ignoti presentata dalla Lega internazionale contro il razzismo e l'antisemitismo per incitamento all'odio razziale dopo la diffusione di un volantino del gruppo del Fronte Nazionale francese al Consiglio regionale della Rhône-Alpes. La decisione di revocare l'immunità parlamentare del deputato francese è stata presa poiché il Parlamento non considera il caso come collegato all'attività di eurodeputato: l'attività d'indagine delle autorità francesi potrà dunque procedere.
Seguendo la raccomandazione della commissione per gli affari giuridici votata all'unanimità, la plenaria ha difeso l'immunità (relatore per i due casi d'immunità è Bernhard Rapkay S&D, DE), sostenendo che de Magistris ha agito "nell'esercizio delle sue funzioni in qualità di deputato al Parlamento europeo" e "svolgendo attività politica esprimendo la sua opinione su un tema di pubblico interesse per i suoi elettori". Inoltre, i deputati sottolineano che "in una società democratica, è inaccettabile che attraverso un procedimento giudiziario si cerchi di impedire ai parlamentari di esprimere le proprie opinioni su questioni di legittimo interesse pubblico e di criticare i propri avversari politici".
Diverso l'esito della votazione per il caso di Gollnisch, sotto indagine in seguito a una denuncia contro ignoti presentata dalla Lega internazionale contro il razzismo e l'antisemitismo per incitamento all'odio razziale dopo la diffusione di un volantino del gruppo del Fronte Nazionale francese al Consiglio regionale della Rhône-Alpes. La decisione di revocare l'immunità parlamentare del deputato francese è stata presa poiché il Parlamento non considera il caso come collegato all'attività di eurodeputato: l'attività d'indagine delle autorità francesi potrà dunque procedere.
[Fonte:sito ufficiale Parlamento Europeo]
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