La Germania dice addio al nucleare.

MILANO - La Germania sarà la prima potenza industriale a rinunciare all'energia nucleare. Il ministero dell'Ambiente ha annunciato infatti che fermerà il suo ultimo reattore nel 2022 e ha definito la decisione «irreversibile». Venerdì scorso i ministri dell'Ambiente regionali e federale si sono accordati sulla decisione.

LA DECISIONE - Gran parte dei reattori tedeschi sarà disattivato entro quest'anno, mentre gli ultimi tre funzioneranno per altri 11 anni al massimo. Il ministro Norbert Roettgen ha spiegato che gli otto reattori dei 17 che non sono collegati alla rete di produzione di energia elettrica non saranno più riattivati. La decisione è frutto delle riflessioni che il governo tedesco ha avviato dopo il disastro di Fukushima, che ha provocato proteste di massa nel paese, contro l'impiego dell'energia atomica. L'energia nucleare garantisce attualmente il 22% del fabbisogno di elettricità del Paese.

PROTESTE - Domenica decine di attivisti di Greenpeace si erano arrampicati sulla Porta di Brandeburgo, a Berlino, per chiedere lo stop del nucleare esponendo uno striscione con la scritta «Ogni giorno di energia nucleare è uno di troppo». Sabato decine di migliaia di persone avevano manifestato in diverse città sempre contro il nucleare. Secondo gli organizzatori almeno 16 mila persone in 21 città, di cui 25 mila a Berlino e Monaco, 20 mila ad Amburgo e 10 mila a Friburgo avevano partecipato a cortei, mentre la polizia tedesca ha contato circa 20 mila manifestanti nella capitale.


dalla redazione di corriere.it

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