S.C.O.T.C.H.:album,video e testi

C’è l’attualità e ci sono i sentimenti, c’è il momento dell’ironia e quello dell’invettiva, c’è il coraggio e c’è la resa.
Ma soprattutto c’è tutta la passione di Daniele Silvestri per la musica in S.C.O.T.C.H, il nuovo album in uscita il 29 marzo su etichetta Sony Music.

Quindici brani prodotti e arrangiati dallo stesso Silvestri e registrati, in presa diretta, con la band con cui ha costruito tutta la sua storia musicale live
e numerosissime e sorprendenti incursioni amichevoli di colleghi musicisti e non.
Insieme a Daniele, alla chitarra e al pianoforte, Piero Monterisi alla batteria, Maurizio Filardo alle chitarre, Gianluca Misiti alle tastiere,
Gabriele Lazzarotti al basso e Ramon Josè Caraballo alla tromba e alle percussioni, hanno preso parte a questo viaggio lungo un disco anche:
Niccolò Fabi che, insieme a Daniele, scrive e canta Sornione:


Raiz che irrompe in un rap irriverente al termine di Precario è il mondo:



Gino Paoli che presta la sua voce ne La Chatta, una libera e divertente trasposizione dell’originale La Gatta:


Diego Marcino che divide la stesura del testo e del cantato con Daniele in Acqua che scorre:

e partecipa insieme a
Pino Marino ai cori di Cos’è sta storia qua:


e de L’appello:


Bunna, voce di Africa Unite, che canta “in lontananza” e le voci recitanti di Peppe Servillo e Andrea Camilleri in Lo Scotch:


i Solis String Quartet che aggiungono i loro archi in Ma che discorsi


e In un’ora soltanto:


Stefano Bollani che accompagna al pianoforte l’ultimo brano Questo paese:


Al centro dell’album, in ogni sua accezione e interpretazione, c’è lo “scotch”.
Scotch prima di tutto è un brano, una sorta manifesto del disco di cui rappresenta una perfetta sintesi:
attraverso uno stile più cinematografico che di forma-canzone, Lo scotch riproduce appieno la totale libertà che si respira nell’intero album
che accoglie e raccoglie sperimentazioni, riflessioni, giochi e “divertissement” di ogni genere con la collaborazione attiva di amici artisti
che sono passati in questo disco, lasciando qualcosa di sé, un saluto, un omaggio.
Scotch è anche il termine scelto per il titolo dell’album:
una parola che rappresenta un oggetto di uso comune, quindi spesso pronunciata, ma con un nome molto insolito;
così come il disco, che si mostra anomalo e particolare in ogni suo aspetto, ma solo ad un ascolto fatto con attenzione.
Infine, c’è lo scotch usato nella foto di copertina:
Qualcosa che trattiene e che impedisce di andar via, al contrario di ciò a cui Daniele sembra aspirare in alcuni dei brani dell’album.
A cominciare da Le navi, un semplice piano e voce, che dà subito un’impronta molto forte degli umori legati all’attualità che animano l’album:
“che salpino le navi/si levino le ancore/ si gonfino le vele/ verranno giorni limpidi e dobbiamo approfittare/ di questi venti gelidi del greco e del maestrale”.


Gli stessi umori che ritroviamo in Precario è il mondo, brano presentato durante l’ultima puntata della trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano “Vieni via con me”:
“ il mio lavoro è roba piccola, fatta di plastica/ che piano piano mi modifica, mi ruba l’anima/ dice “il lavoro rende nobili” – non so può darsi/ sicuramente rende liberi di suicidarsi”;


nel rifacimento di Io non mi sento italiano, uno degli ultimi brani scritto da Giorgio Gaber:



in Monito(r) in cui, servendosi di un improvvisa virata rock, avvia una riflessione sul ruolo dell’attuale Presidente della Repubblica:
“chiuso nel suo studio/ chissà che cosa fa/ il Presidente medita sul ruolo che oggi ha/ in mano un’arma scarica la penna che ratifica/
la mano trema il cuore frena/ però alla fine firmerà/ il Presidente firmerà”.


e ne L’appello in cui Daniele trova l’equilibrio nell’unire uno scanzonato stornello ad un testo di cui il protagonista è Salvatore,
fratello del giudice Borsellino:
“questo è un appello/ io sto cercando in giro mio fratello/ scomparso all’improvviso a fine luglio/ ‘mezzo a un bordello/ e con addosso sembrerebbe solo un piccolo borsello”


a chiudere l’album, ricongiungendosi concettualmente con l’inizio,
è Questo paese:
“la grandezza di questo paese/ non è più nelle piazze, non è nelle chiese/ non è Roma di marmi fontane e potere/
né Milano tradita da chi se la beve/ non è Genova o Taranto signore del mare/ non è Napoli e questo è perfino più grave”.


Ma sono anche le dinamiche di coppia a fare da perno al disco di Daniele che al tema dedica Fifty-Fifty, Acqua stagnante,
Ma che discorsi e In un’ora soltanto.




[La recensione di questo album è presa dal sito ufficiale di Daniele Silvestri: www.danielesilvestri.it ]

_TESTI_

le navi
Si salpino le navi,
si levino le ancore e si gonfino le vele,
verranno giorni limpidi e dobbiamo approfittare
di questi venti gelidi
del greco e del maestrale, lasciamo che ci spingano
al di là di questo mare,
non c'è più niente per cui piangere e tornare.
Si perdano i rumori, presto si allontanino i ricordi e questi odori,
verranno giorni vergini e comunque giorni nuovi,
ci inventeremo regole e ci sceglieremo i nomi
e certo ci ritroveremo
a fare vecchi errori,
solo per scoprire di essere migliori.
Mentre tu,
intanto nel tempo che resta,
sei già qui
accanto e già molto diversa
e bellissima,
sei bellissima.

sornione
A domandarti come stai,
si corre sempre un certo rischio.
Il rischio che risponderai
e questo normalmente sai,
non è previsto!

Non è prevista l'onestà
e se ti guardi intorno,
mi darai ragione.
E va di moda la sincerità
ma solo quando è urlata
alla televisione!

La verità non paga mai
anzi negli altri mette sempre agitazione!
Non discutere di ciò che sai
Su tutto il resto,
esprimi sempre un'opinione!
Chi non conosce dignità,
non può nemmeno percepire
umiliazione
e se qualcuno mai te lo rinfaccerà
non gli rispondere,
sorridigli SORNIONE!
...SORNIONE!

(Niccolò Fabi)
Di andare dritto proprio
non mi va
girare intorno è la mia condizione
Tipo avvoltoio
sulla verità
se guardo altrove
non è per distrazione!

E' il tempo che è
necessario
per decidere,
per affilare
le unghie
e poi combattere
Anche se sembra
che nulla mai mi tocchi
quando sorrido
non chiudo certo
gli occhi!

Ma le regole le so
Giocherò seriamente
come so,come sai
Altrimenti non potrei
rispettare
a fondo questo impegno
e domandare ancora
il tuo sostegno!

Amami...tu amami!
(e certamente soffrirai
ti ribellerai,mi maledirai
mi dirai
che ti rovinai
poi mi odierai
poi,forse,
ci ripenserai)
E osserva bene questo ghigno

Quando mi rincontrerai
mi sorriderai...
SORNIONE

Ricorda bene questo ghigno
Ricorda bene questo ghigno

A domandarti come stai
si corre sempre
un certo rischio
Il rischio che risponderai
e questo sai,
non è previsto!

cos'è sta storia qua
Esco di casa alle 5 e la macchina è guasta, sì è guasta
E corro per prendere un tram che ovviamente non passa, no non passa
Ma passa una macchina blu con su solo l'autista
Dico: "Senta, un'emergenza!"
Lui non rallenta, anzi accelera, manca poco e mi investa
Ma cos'è 'sta storia qua
Manca solo che ritardo in questo posto
questa volta me lo gioco
forse ce la faccio ma di poco

Più tardi ho letto su il giornale una strana intervista
o era su una rivista che il nome non me lo ricordo ma la faccia l'ho vista
l'ho già vista, chi sarà
Uno pratico ma di che non so forse c'entra con i numeri ma resta assodato che dopo ho pensato:
"Ma cos'è 'sta storia qua!"

Il traffico nel mio ritorno all'incubo su questo mezzo pubblico vecchissimo e pienissimo
Mi cerco un angolo ma c'è un donnone isterico
ce la credo col sindaco, mi sta pestando i piedi
Signora, signora con precisione l'ora
ma è certo che peggiora e che peggiorerà ancora
signora la data non è chiara ma è certo che sia vera, la previsione Maya o Sumena che sia

Uno pratico ma di che non so forse c'entra con i numeri ma resta assodato che dopo ho pensato:
"Ma cos'è 'sta storia qua!"

Ma è un secolo che sto su 'sto trabiccolo lo stesso mezzo pubblico vecchissimo e pienissimo
che prima mi isolo ma dura solo un attimo perché il donnone isterico riprende col suo strepito, ancora e ancora e ancora e ancora.
Ancore a cui aggrapparsi non ce n'è e scoraggiarsi è semplice
se poi davvero non lo è vicino a una catastrofe
che senso ha discuterne
a cosa serve correre se poi nessuno ce la fa.
Così riflettevo sul tram con la tipa suddetta (cagna maledetta)
finché all'improvviso le dico: "manca poco e stai zitta"
e lei: ma cos'è 'sta storia qua!"
Manca solo che ritardo in questa casa
questa volta me la gioco
forse ce la faccio ma di poco.

Fifty-fifty
Fifty fifty
fifty fifty
Fifty fifty
fifty fifty

Dobbiamo parlare
di cosa lo sai!
Dobbiamo trovare il modo
e il modo si trova dai!
Non puoi rimandare
non dirmi "vediamo poi"
Dobbiamo parlare
parlare di noi!

Ti manca qualcosa,
cerchiamo una casa
Ti serve una scusa,
di cosa hai paura!
Vorresti più tempo
ma tempo ne hai avuto già
non vedi che intanto
aumenta soltanto l'età!

Dobbiamo parlare
ma come di che?
Ma tu vivi sulla luna
o vivi con me!Beh!
Ci vuole equilibrio,
ci vuole rispetto!
Non chiuderti in bagno
cazzo è un'ora
che ti aspetto!

Con tutti i tuoi difetti,
i tuoi misfatti
a conti fatti
Tu mi sfrutti
e mi contesti
poi sfottendomi
mi sfratti.
Ti travesti
nei dibattiti
ti batti per diritti
che per primo
tu calpesti!
Per favore siamo onesti!
Ancora!
Il fatto è che l'effetto
dell'affetto si riflette
sull'affitto che di fatto
tu non paghi affatto.
Infatti te ne fotti
dei contratti!
Te ne sbatti,li ritratti!
Te ne scordi
degli accordi presi
Fifty fifty
tutti i mesi

Fifty fifty
fifty fifty

Sembra impossibile
e invece è banale irrealtà
Per essere indivisibile
devi sentirti metà!
E sembra improbabile
e invece è geniale irrealtà
doversi dividere
per raggiungere l'unicità!

Fifty fifty
fifty fifty

Dobbiamo parlare
di cosa lo sai!
Dobbiamo trovare il modo
e il modo si trova dai!
Non puoi rimandare
non dirmi "vediamo poi"
Dobbiamo parlare
parlare di noi!

Fifty fifty
fifty fifty
Fifty fifty
fifty fifty

Acqua stagnante
Che paura che hai,
che paura che ho di te.
Tutto quello che fai
e che continui a difendere.
Sei vicino e distante,
non ti fidi di niente,
neanche di me.

Non funzionerà mai
se non funziona così com'è
e non migliorerai
se ti ostini ad attendere
come acqua stagnante
non c'è nessuna corrente
dentro di te
(e non ti puoi nascondere)

E complimenti mi hai convinto che l'amore non basta
e così non mi resta
che lasciarti stare
senza nessuno che ti giudica nessuno, intendo, che ti sgrida e si preoccupa.
Sarà senz'altro
tutto molto più leggero,
ma sei sicuro che sia meglio
per davvero?

Volevo esserti di peso,
perché dipendo da te.
E' che l'amore non basta
e tutto quello che resta di te
senza nessuno che mi giudica nessuno, intendo, che mi sgrida e si preoccupa.
sarà senz'altro
tutto molto più leggero
però non credo che sia meglio davvero.
Volevo esserti di peso.
Volevo esserti di peso.

Precario è il mondo
Mi sono rotto, io mi sono rotto
non ho più voglia di abitare lo Stivaletto
non ha più senso rimanere grazie di tutto
aspetto ancora fine mese poi mi dimetto

Tanto il mio lavoro è inutile, diciamo futile
essenzialmente rimovibile, sostituibile
regolarmente ricattabile, il mio lavoro
è bello come un calcio all'inguine dato da un toro

Il mio lavoro è roba piccola fatta di plastica
che piano piano mi modifica, mi ruba l'anima
dice "il lavoro rende nobili" non so può darsi,
sicuramente rende liberi di suicidarsi

e io mi sono rotto, io mi sono rotto,
non ho più voglia di abitare lo Stivaletto
non ha più senso rimanere grazie di tutto
aspetto ancora fine mese poi mi dimetto

Precario il mondo, precario è il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando
volatile la polvere che si sta alzando

Precario il mondo, precario è il mondo
non è perenne il ghiaccio che si sta sciogliendo
non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

Precario il mondo si finché è normale
ma sembra ancora più precario questo stivale
che sta affondando dentro un cumulo di porcheria
e quelli che l'hanno capito vedi vanno via

e invece tu non l'hai capito, non l'hai capito
e stringi i denti dietro un tavolo dentro a un ufficio
senza nemmeno avere il tempo di guardare fuori
così non vedi che già cambiano tutti i colori

e intorno a te la gente si agita, si muove sempre
qualcuno grida è una protesta che nessuno sente
non c'è un futuro da difendere solo il presente
e anche di quello di salvabile c'è poco o niente

amore mio non ci resisto, io non ci resisto
vorrei convincerti a raggiungermi ma non insisto
tu riesci ancora a non vedere solo il lato brutto
io invece ho smesso devo andare, grazie di tutto.

Precario il mondo, precario è il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando
volatile la polvere che si sta alzando

Precario il mondo, precario il mondo
non è perenne il ghiaccio e si sta sciogliendo
non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

E allora il tempo si fermerà
improvvisamente
e chi si stava amando potrà
amarsi per sempre

E allora il tempo si fermerà
improvvisamente
e chi si stava odiando dovrà
odiarsi per sempre

Precario il mondo, precario è il mondo
flessibile la terra che sto pestando
atipica la notte che sta arrivando
volatile la polvere che si sta alzando

Precario il mondo, precario è il mondo
non è perenne il ghiaccio e si sta sciogliendo
e non è perenne l'aria e si sta esaurendo
e d'indeterminato c'è solo il Quando

la chatta
C'era una volta una chat
sul sito di Macchianera
in disuso e ormai vecchia,
così come il terminale
con una finestra
su un piccolo schermo blu.

Se digitavo la password,
la chat non era più chiusa
ed una faccina scrivevo vicina vicina che ti sorrideva
e poi rispondevi tu

Ora non navigo più là,
tutto è cambiato,
non navigo più là
ho un profilo bellissimo bellissimo 'ncoppa'a Facebook.

Ma io ripenso alla chat
sul sito di Macchianera,
in disuso e ormai vecchia
così come il terminale
con quella finestra
sul piccolo schermo blu.

PAOLI
Ora non navigo più là,
tutto è cambiato,
non navigo più là
ho un profilo bellissimo, bellissimo 'ncoppa'a Facebook.

SILVESTRI
Ma io ripenso alla chat
sul sito di Macchianera
in disuso e ormai vecchia
così come il terminale
e la cazzo di password
che adesso non trovo più.

io non mi sento italiano
Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.

Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
se arrivo all'imprudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.

Mi scusi Presidente
ma penso al fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo Belpaese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un pò sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che tutto è calcolato
e non funziona niente.

Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in Parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo Belpaese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.

Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Io non mi sento italiano
io non mi sento italiano
io non mi sento...io non mi sento...io non mi sento...ma per fortuna lo sono.

monito(r)
Chiuso nel suo studio
chissà che cosa fa
il Presidente medita
sul ruolo che oggi ha
in mano un'arma scarica
la penna che ratifica
la mano trema, il cuore frena
però alla fine firmerà.
Il Presidente firmerà.
Ma se fosse tutto limpido,
tutto semplice e legittimo,
se l'impedimento unico
fosse l'interesse pubblico,
se il mercato fosse solido,
se il governo fosse tecnico,
se bastasse qualche monito®
ad illuminare il buio che c'è qua...
Leggi sempre bene, fino in fondo, prima di firmare
(prima di firmare, prima di firmare)
c'è sempre stato da che mondo è mondo chi ti vuol fregare
(chi ti vuol fregare, chi ti vuole male).
"Presidente ci sono alcune carte per Lei.
Una questione urgente, non rimanderei."
Io vorrei una penna disonesta,
che mi legga nella testa
e che se sbaglio lo impedisca,
scrivo sì ma poi non resta.
Una biro che si guasta
o che si impunta per protesta
che piuttosto mi ferisca questa mano destra.(x2)
Che posso fare?Che posso dire?
Mi sento male !Mi sento male!(x2)
Chiuso nel suo studio,
chissà che cosa fa
il Presidente medita sul ruolo che oggi ha.
in mano un'arma scarica
la penna che ratifica
la mano trema, il cuore frena
però alla fine firmerà.
Io vorrei una penna disonesta,
che mi legga nella testa...
Leggi sempre bene, fino in fondo, prima di firmare
c'è sempre stato da che mondo è mondo chi ti vuol fregare
se l'impedimento unico
fosse l'interesse pubblico,
se il mercato fosse solido,
se il governo fosse tecnico,
se bastasse qualche monito®
ad illuminare il buio che c'è qua...

ma che discorsi
Se pensi che sia logico
Scoprire in mezzo al traffico
Di amarsi in modo cosmico
Ma un attimo che poi due metri dopo
L'amore sembra consumato già
Lo so che non ti piacciono
Le situazioni in bilico
Le cose che succedono
E succedono lo so
Ma che discorsi
Sei tu che butti sempre tutto giù
Ma che discorsi
Nel dubbio che poi non funzioni più
Così fai tu.

E poi con quello che succede
In una storia come questa
Non è che ti può chiedere
Se sia la strada giusta
Ad ogni angolo, ogni semaforo che c'è
Lo so che non coincidono
Le previsioni e l'esito
Le obbiezioni in merito
Le immagino però
Perché fermarsi?
In radio c'è anche un pezzo che mi va
Ma che discorsi, scusa
La strada forse è chiusa e non si sa
(da dove viene - tantomeno dove va)
ci siamo persi ma
se tanto non hai fretta
amore aspetta...
gira di qua... Gira di qua
GIIIIRA!
E poi con quello che succede
In una vita come questa
Forse è meglio se la strada
Non è proprio quella giusta
Si, con quello che succede
Quello che si vede intorno
Non dobbiamo riconoscere
La strada del ritorno
Ad ogni angolo, ogni semaforo che c'è.

acqua che scorre
Ci sono volte in cui lo so
che pensi che sia matto
che non apprezzo fino in fondo tutto ciò che ho
e forse è vero, ma non sono mica soddisfatto
anzi, scusa amore, io resto alzato ancora un po'
Ho cominciato a 16 anni a non dormire molto
e usare il tempo fino all'ultimo secondo che si può
Persino adesso che al risveglio pago sempre il conto,
ancora mi racconto che prima o poi riposerò.
E' qualcosa che scorre nel sangue
l'arsenale lirico dei sogni
ma la notte paga in contanti
il giorno si estingue
è acqua che scorre
è solo acqua che scorre
E' tutto quello che succede quando il mondo è spento
e forse è l'unico segreto che conserverò per me
come la luce artificiale che mi porto dentro
per congelare il tempo quando di tempo non ce n'è
Ecco perché quando mi guardi non ci sono
io sto dormendo e giuro sogno anche se parlo con te
Nella tua stanza il silenzio è di velluto
io mi addormento, amore, e sogno anche per te
E' qualcosa che scorre nel sangue
l'arsenale liquido dei sogni
ma la notte paga in contanti
il giorno si estingue
è acqua che scorre
è solo acqua che scorre
Se collassa questo cielo che ci veste per la festa
di una strega di paese e di un cavaliere osceno
è solo acqua che scorre
è questa notte che corre
è solo acqua che scorre
è questa tempo che corre

Lo scotch
Here is your picture, take it away
I might be happy some day
and just in case you come around
I'm gonna change the sound
I'm gonna change the sound
Sarà successo pure a te sicuramente di ritrovarti
affaccendata in un trasloco che era iniziato forse
superficialmente e che immancabilmente poi
si è complicato, poco a poco
Avrai raccolto qualche foto spensieratamente
assecondandone il ricordo come fosse un gioco
per ritrovarti persa disperatamente
a maledire sia la foto sia il trasloco.
Ci sono scatole che sembra si rifiutino
di contenere anche lo stretto necessario e
l'inventario che credevi facilissimo ora è un calvario
e mette in crisi sia l'umore e sia lo scopo
Quindi perdona, ancora non so, quando mi piazzo
telefonerò per adesso forse piango ancora un pò
chi parte crede che basti lo scotch ma non
chiude un granchè, no magari provo in America
In America non so, I'm gonna change my world
so here is your picture take it away, I might be
happy some day and just in case you come around
I'm gonna change the sound
I'm gonna change the sound

l'appello
Questo è un appello, io sto cercando in giro mio fratello
scomparso all'improvviso a fine luglio, 'mezzo ad un bordello,
e con addosso sembrerebbe solo un piccolo borsello
e niente altro, però attenzione perché mio fratello è scaltro,
che so magari per lo sdegno si è nascosto, che è un uomo giusto fin troppo onesto
e mi dispiace anche per questo.
Dillo se tu ne sai qualcosa adesso devi dirlo,
non posso stare ancora io sul piedistallo che quando parlo poi me ne pento,
ma se qualcuno deve farlo sono pronto e ricomincio ancora con il mio racconto,
perché io ho lo stesso sangue e me ne vanto e vi ricanto il ritornello che ho perso mio fratello
E non è bello lasciar fuggire un simile cervello,
io chiedo l'intervento del Governo o del Ministro dell'Interno
che trovi almeno il suo quaderno.
E allora insisto perché io mica posso andare a "Chi l'ha visto",
ma so che c'è qualcuno che sa tutto,uno che c'era, un pezzo grosso
ma adesso è troppo che l'aspetto.
Non può finire, non può sparire, non può morire... così
Maa se penso al tempo che è passato e quanto ancora passerà,
noo non credo proprio che sia giusto e che sia giusta questa orribile omertà,
perché si sa si saaa si saaa si saaa che la faccenda è grossa
e per di più c'era un'agenda rossa e non si trova più.
Se posso aggiungerei che lui non è mai stato rosso,
anzi di Rosso conosceva solo quello
che canticchiava quel vecchio ritornello, "che bello due amici una chitarra e uno spinello".
Questo è un appello, io sto cercando in giro mio fratello
scomparso all'improvviso a fine luglio, 'mezzo al bordello,
e con addosso sembrerebbe solo un piccolo borsello,
piccolo, piccolo, piccolo... così
Maaa se penso al tempo che è passato e quanto ancora passerà,
noo non credo proprio che sia giusto e che sia giusta questa orribile omertà,
perchè si sa si saaa si saaa si saaa che la faccenda è grossa
e per di più c'era un'agenda rossa e non si trova più.

in un'ora soltanto
In un'ora soltanto, ogni suono d'incanto cessò
quando venne il momento senza un avvertimento
cambiò per sempre. Niente resterà come prima
niente e nessuno rimarrà, neanche la luna
e che sarà di me, di te, di noi, delle cose già fatte
e di quelle da fare poi. Niente resterà come prima
niente e nessuno rimarrà, neanche la luna
e che sarà di me, di te, delle cose già dette
e di quelle da dire poi, vento che si ferme
aria che si ferma, luce che si ferme e un solo
minuto per comprendere l'imprevedibile immagine
che mi resta di te.
In un'ora soltanto, ogni suono d'incanto cessò
quando venne il momento senza un avvertimento
cambiò per sempre. Niente resterà come prima
niente e nessuno rimarrà, neanche la luna
e che sarà di me, di te, di noi, delle cose già fatte
e di quelle da fare poi, vento che si ferme
luce che si ferma e poi l'immagine
che mi resta di te.

questo paese
La grandezza di questo paese
non è più nelle piazze, non è nelle chiese
Non è Roma di marmi, fontane e potere
Né Milano tradita da chi se la beve.
Non è Genova o Taranto, signore del mare.
Non è Napoli e questo è persino più grave.
Non è più divertente tirare a campare
soprattutto non è originale.

La fortuna di questo paese
non è più degli artisti
non è delle imprese
Non c'è nei discorsi di chi vado a votare
se grandezza ce n'è non si riesce a vedere
così hai voglia a cercarla tra i mille canali
sia su quelli analogici che sui digitali
ma non serve aumentare la definizione
per vedere più grande un coglione.

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