250anziani si sacrificano per riparare Fukushima

I topi lo fanno da milioni di anni: in situazioni di pericolo mandano avanti gli anziani. Organizzati nel corpo dei “Veterani Qualificati”, 250 giapponesi, tutti dai 60 anni in su, si sono offerti volontari per la messa in sicurezza di Fukushima, sostituendo i mille lavoratori impegnati nella centrale nucleare e ormai contaminati.

«Gli anziani sono meno sensibili alle radiazioni. Dobbiamo fare la nostra parte» dichiara orgogliosamente uno dei fondatori del corpo, il 72enne ingegnere in pensione Yasuteru Yamada.

I giapponesi conoscono bene i rischi del fallout nucleare e la pattuglia dei suicidi appartiene alla generazione che il nucleare l’ha drammaticamente subito con Hiroshima e Nagasaki prima, e consapevolmente accettato poi con la scelta pro-atomo. Anche per questo i “Veterani Qualificati” si sentono responsabili fino al sacrificio estremo. Goshi Hosono, consigliere speciale per la crisi nucleare del primo ministro giapponese, al momento ha declinato l’ offerta di aiuto del “Corpo dei Suicidi”. Lo stesso ha fatto la Tepco, la società che gestisce l’impianto di Fukushima.

I rottamatori in Giappone non farebbero molta strada: i figli del “Sol levante” possono anche rifiutare l’offerta, ma si fidano ciecamente solo dei loro eroici vecchietti.

I 250 “Veterani Qualificati” però non amano essere definiti una banda di kamikaze senza paura, si sentono solo un gruppo di cittadini responsabili.

In Italia il tentativo del governo di evitare il referendum sul nucleare si infrange contro la decisione della Corte di Cassazione.

E il dibattito sui quesiti referendari incalza partiti e alleanze. Il Pdl annuncia che lascerà «libertà di voto», ma i più temerari non si trattengono e, non richiesti, esternano comunque.

«È giusto che gli italiani vadano a votare ed esprimano la loro opinione nel modo più sereno possibile. Io certamente andrò e mi esprimerò su tutti i quesiti».

Dichiara eroicamente Domenico Scilipoti dei Responsabili. Ognuno ha i “responsabili” che si merita.


Da: "Il Riformista", 2 giugno 2011 di Cinzia Leone

2 commenti:

  1. Impedirci di votare, di esprimere la nostra opinione...Non ci sono riusciti e non ci riusciranno mai. Ci sarà sempre qualcuno che si alzerà e dirà : Sono veramente incazzato e non ne posso più. Stima per i vecchietti giapponesi. Se fosse successa da noi una cosa simile col cavolo che ci sarebbero state delle persone come loro.

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  2. Grande Lorenzo!!!!mi trovi daccordissimo!

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