La patologia dei camaleonti



Attenzione.
Da scienziata esperta in pirla ho isolato una nuova categoria di esseri umani.
Non contagiosi ma abbastanza tossici.
I cangianti.
I camaleonti patologici.
Quelli che oggi sono in un modo e domani tutto il contrario.
Ormai appena li snaso tiro fuori le unghie e soffio come una gatta: fttttttttttttttt. Muta. A bocca aperta: fttttttttt.! Pericolo!

In natura ne troviamo di due sottospecie.
La prima costituita da quelli che il primo giorno incontro con un simile rimangono regolarmente folgorati.
"sai che ho conosciuto un tizio?Simpaticissimo. Una bellissima persona. Tra l'altro anche fighissimo, somiglia a Clark Kent prima di trasformarsi in Superman, poi geniale, sa tutte le capitali d' Europa a memoria, quasi quasi lo iscrivo a Passaparola".
E tu pensi:
Caspita, questi due diventeranno amici per la pelle. Ed è lì che ti sbagli. Dagli tempo due settimane. E poi chiedi al cangiante come va col nuovo amico.
Lui ti risponderà più o meno così:
"Chi?!Tizio? peeeeeeeee carità..una merda...brutto, isterico e ignorante come una capra. Se posso dirti anche ladro. Non ho le prove ma mi sembra addirittura che mi abbia fregato 5 euro dal portafoglio".
Ora. Qualche volta può succedere. Che uno si piglia una cantonata. Che sbaglia a prendere le misure. Che immagini che una persona sia in un modo e invece è tutto in un altro.
Ma non sempre. Non tutte le strasante volte, per la miseria.
Se tutti, dopo un pò che li frequenti, diventano dei mostri, il problema è un pò tuo, miciogatto, che hai la psiche bucata e un ego elefantiatico.

Gli uomini non sono mai fantastici o orribili. Sono sempre quasi a metà. Con pregi e difetti. Alcuni sono con il carattere più facile altri più faticosi. Perchè? Tu, Billybis? Sarai mica perfetto!
Vedi cara, è difficile spiegare, è difficile capire, se non vedi al distanza che è tra i miei pensieri e i tuoi, cantava Guccini.
Ma veniamo alla seconda categoria. Il camaleonte comune.
Quello che un giorno fa lo splendido, ti abbraccia, ti fa dichiarazioni di stima incondizionata, ti promette amicizia eterna,ti racconta nel dettaglio ogni particolare della sua vitapiù intima...e il giorno dopo?Fa finta di non conoscerti.
Non ti saluta nemmeno.
Robe da chiodi. Anzi.
Se tu un pò mortificato gli fai notare chi sei, lui è facile che ti risponda:
"Ah, si ciao.Non mi ricordo più dopo ci siamo conosciuti.... ".
E alla fine tu ti senti un pazzo e lui neanche un pò.

Insomma. La vita è spaziosa, ci puoi far stare dentro un sacco di roba. Ma i camaleonti no. I camaleonti bisogna tenerli fuori. Lasciarli sul loro ramo. A cambiare colore.


[da "Col Cavolo" L.Littizzetto]

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