ANNO NUOVO POLEMICA VECCHIA: IL REALE PROBLEMA DEL CARO-LIBRI


ANNO NUOVO POLEMICA VECCHIA: IL REALE PROBLEMA DEL CARO-LIBRI

 Come ogni anno si ripropone il solito tormentone del caro-libri e trovo la polemica vagamente strumentale e demagogica. 

Tutti sembrano dimenticare alcune cose importanti:




1. un libro è un'opera d'ingegno, che richiede anni di lavoro nonchè costi di produzione precisi, creando un settore lavorativo e occupazionale notevole; ovvio che la crisi è crisi, ma nessuno sembra lamentarsi del caro-automobili o del caro-motorini,  o del caro-telefonini, o del caro-scarpe, o del caro-jeans (tutti oggetti di cui gran parte degli studenti italiani sono opportunamente forniti, spesso al top di gamma);

2. anche l'introduzione dell'e-book ha poco del rivoluzionario e molto del pericoloso, perchè due volte discriminatorio: penalizzerebbe infatti le fasce più deboli (non in grado di accedere economicamente alla tecnologia richiesta) e le case editrici minori, che faticano enormemente a mantenere la loro autonomia in un mercato che è monopolizzato dai grandi gruppi, il maggiore del quale fa capo al presidente del consiglio Berlusconi (EINAUDI, MACMILLAN, LE MONNIER, IUVENILIA, C.SIGNORELLI, POSEIDONIA, ELEMOND SCUOLA E AZIENDA, MURSIA, ELECTA SCUOLA, SALANI, ARNOLDO MONDADORI le case editrici scolastiche del gruppo!!!).

3. un paese civile investe sul proprio sistema di istruzione e di formazione e rende il percorso scolastico accessibile a tutti attrraverso cospicui interventi di stato; ricordo che fino a pochissimi anni fa i libri di testo della scuola primaria erano completamente gratuiti per tutti e che l'eliminazione di questo sacrosanto diritto non mi sembra abbia sollevato particolari obiezioni da parte delle famiglie e delle associazioni dei consumatori;

4. la polemica è anche strumentale nei confronti della classe docente di questo paese, che appare una volta di più pooco sensibile alle esigenze delle famiglie e poco preparata nei confronti delle nuove tecnologie. Questa visione alimenta lo scontento di massa nei confronti dei docenti e tende a giustificare tutti i provvedimenti contro la scuola pubblica che vengono spacciati per 'riforme' e che ledono in misura sempre maggiore l'autonomia e la libertà di insegnamento sancite dalla Costituzione.

Mi meraviglio del Fatto Quotidiano che con tanta superficialità si accoda al coro di strumentale e demagogica indignazione contro il caro-libri senza nemmeno provare a fare gli opportuni distinguo.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/31/anno-scolastico-stangata-sui-libri-di-testo-sforati-i-prezzi-imposti-dal-ministero/
http://www.targatocn.it/2011/09/03/leggi-notizia/argomenti/politica/articolo/iniziativa-di-fiamma-tricolore-contro-il-caro-libri.html
http://www.iltempo.it/roma/2011/08/24/1280584-caro_libri_testo_tutta_colpa_prof.shtml
http://affaritaliani.libero.it/cronache/licei_soluzioni_low_cost_contro_caro_libri300811.html
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=160856
http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2011/08/27/AO7m6iy-contro_libri_genitori.shtml
http://sostenibile.blogosfere.it/2011/08/il-business-dei-libri-scolastici-un-salasso-per-le-famiglie.html

[di Corinna Lucarini]

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