We Shall Overcome, Joan Baez



Non si può scegliere il modo di morire. 
E nemmeno il giorno. 
Si può soltanto decidere come vivere. 
Ora.
 - Joan Baez   
                                                  
Come poter rendere omaggio a questa meravigliosa donna?
Da cosa iniziare? Cosa dire?
E' difficile scegliere perché è impossibile descrivere una delle più grandi donne al mondo.
Come poter solo provare a riassumere la sua vita?
Anche perché lei non è solo una donna, è molto di più!
Attivista ed mpegnata in ogni lotta possibile ed immaginabile per poter dare diritti a quelle persone che venivano, e a volte sono considerate, poco più di nulla.
Credo che una narrazione corretta possa avvenire solo da chi fu presente in quei momenti e da pochi altri.
Io non rientro in questa categoria, quindi per omaggiare questa meravigliosa persona, mi "limiterò" ad una video-cronostoria.
Join it! ;)

Nel 1963 ci fu una delle più grandi manifestazioni politiche per i diritti umani nella storia degli Stati Uniti:
The March on Washington for Jobs and Freedom (o "The Great March on Washington")
Una manifestazione per riconoscere i diritti civili ed economici degli "Africani Americani"
Questa manifestazione avvenne a Whasington D.C. il 28 agosto 1963.
Ed è questo l'evento in cui tutti ricordiamo il famoso discorso di Martin Luther King, Jr, "I have a dream".

A questa marcia parteciparono anche Joan Baez e Bob Dylan i quali si esibirono con:
 When the Ship Comes In
[canzone in cui una metaforica nave viaggia in mezzo a mille insidie, diretta verso un fantasmagorico porto al quale attraccherà nell'ora in cui i "nemici" saranno sconfitti.
E in cui Bob Dylan riesce ad unire il tema dell'uomo in lotta con un nemico enormemente più forte e la stessa lotta per i diritti civili in America]
Only a Pawn in Their Game
Keep Your Eyes on the Prize (with Len Chandler)

 Nel 1966 si unisce a Cesar Chavez e i contadini immigrati della California nella loro lotta per migliori condizioni di lavoro e nel 1972 fu a fianco dello stesso nei suoi 24 giorni di diguno.
E testimonianza particolare di questi giorni la ritroviamo in We Shall Overcome:

 Il suo impegno aumenta durante la Guerra in Vietnam.
Tanti fatti avvennero in questo periodo dal doppio arresto nel 1967 per aver bloccato l'ingresso dell'Armed Forces Induction Center di Oakland, alle varie manifestazioni di pace, fino ad arrivare alla attraversata del Vietnam del Nord 

L'arresto di Joan Baez e di altri manifestanti nel 1967:


Le sue esperienze, in particolare quella del Vietnam, la portano a formare l' HUMANITAS INTERNATIONAL, un proprio gruppo di difesa dei diritti umani e civili.
Le critiche sui diritti civili in Cile, Brasile e Argentina non le permisero di potersi esibire in quei Paesi  e mentre si trovò negli stessi ricevette minacce di morte.
Allora girava gli Stati con il THERE BUT FOR FORTUNE tour.


Joan Baez ha avuto un grande ruolo nelle battaglie per i diritti civili degli omosessuali; nel 1978 si esibì in molti concerti di beneficenza contro la Proposizione 6 (detta anche "Iniziativa Briggs"), che proponeva il  licenziamento di tutti gli insegnanti omosessuali dalle scuole pubbliche della California. Nello stesso anno partecipò a marce commemorative per l'omocidio del supervisore del comune di San Francisco, Harvey Milk. Negli anni novanta è apparsa assieme all'amica Janis Ian a un concerto di beneficenza per la National Gay and Lesbian Task Force, una lobby gay, e si è esibita alla San Francisco Lesbian, Gay, Bisexual and Transgender Pride March. Il suo brano Altar Boy and the Thief, dall'album del 1977 Blowin' Away, è dedicato ai suoi fans gay.
l giorno dell'Earth Day, nel 1998, Joan Baez e l'amica Bonnie Raitt sono salite in cima a una sequoia per fare visita all'attivista ambientalista Julia Butterfly Hill, che si era accampata lì per proteggere l'albero dagli speculatori. Nel 2006, di nuovo assieme a Julia Butterfly Hill, va a vivere su un albero in un parco collettivo di 5,7 ettari dove dal 1992 circa 350 immigrati latino-americani vivono coltivando frutta e verdura. Lo scopo è protestare contro lo sfratto degli abitanti per abbattere il parco e costruire uno stabilimento industriale.


Negli anni successi si esibisce un paio di volte nelle manifestazioni contro la guerra in Iraq. Si uni a Michael Moor nel Slacker Uprising Tour incitando i giovani a votare per candidati pacifisti.
E partecipò negli anni ad altre numerose manifestazioni pacifiste.
Durante la presidenza Bush, ogni volta che si esibiva all'estero, diceva:
«Chiedo scusa per quello che il mio governo sta facendo al mondo!»


Forte la sua opposizione alla pena di morte e due gli avvenimenti importanti in cui Joan intervenì:
il primo nel 1992 per protestare contro l'esecuzione di Robert Alton Harris, il primo uomo a essere ucciso in California dopo la reintroduzione della pena di morte;
il secondo nel 2005, Joan Baez è apparsa alla protesta del Carcere di San Quintino in California, contro l'esecuzione di Tookie Williams.
In entrambe le occasini ha cantato SWING LOW, SWEET CHARIOT:


Nel 2006 si unì a "Butterfly" Hill e protestarono contro l'espropriazione ai danni dei contadini e la demolizione della più grande fattoria della città.

Era il 2008 quando affermò:
« In tutti questi anni ho scelto di non essere coinvolta nei partiti politici... ma oggi la cosa più responsabile da fare è cambiare il mio atteggiamento. Se qualcuno può navigare le acque contaminate di Washington, sollevare i poveri e chiedere ai ricchi di condividere la loro ricchezza, quello è il senatore Barack Obama »

Nel giugno 2009 pubblica su Youtube un video in cui canta We Shall Overcome con alcune strofe in farsi per solidarietà con il popolo iraniano durante la repressione delle manifestazioni di popolo contro le frodi elettorali del regime di Ahmadinejad:


 

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